DIRITTO all'IDENTITA' SESSUALE
La Costituzione della Repubblica Italiana garantisce diritti uguali a ogni cittadina e ogni cittadino, senza discriminazioni. Secondo l’art. 3 Costituzione, infatti, siamo uguali “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Il sesso e le condizioni personali - quindi l’orientamento sessuale, l’intersessualità, la transessualità, il transgender - non possono essere causa di disuguaglianza. Il Teatro dell'oppresso è una filosofia teatrale “coinvolgente”, utilizzata per lavorare sui conflitti sociali e personali, in cui il pubblico può entrare al centro del lavoro teatrale e acquistare consapevolezza: un pubblico attivo, non passivo, reso protagonista dall’interazione con chi recita. Un pubblico che può portare la propria proposta d’intervento, il proprio contributo rispetto alla tematica di oppressione rappresentata, il proprio suggerimento affinché la scena cambi copione. Si riducono i confini fra scena e platea, in un dialogo che permette di includere differenti rappresentazioni della realtà e di esplorarne le possibili trasformazioni, in maniera creativa, emotiva, socializzata e libera da pregiudizi.