Presentazione del libro di Fabrizio Elefante, Il cuore freddo di Blondie, Gaffi Editore
Premio “Scrivere per Amore”
Giovedì 19 settembre primo appuntamento con i finalisti alla libreria Feltrinelli:
Fabrizio Elefante, in gara con il suo romanzo “Il cuore freddo di Blondie” (Gaffi)
incontra il pubblico alle ore 18.00.
Presenta e dialoga con l’autore Marco Ongaro.
Al termine di ogni incontro brindisi con l’autore offerto dalla cantina Gerardo Cesari, sponsor ufficiale del premio.
Si ringrazia per la collaborazione il Circolo dei Lettori di Verona.
La ricerca ossessiva di un contatto con una spogliarellista televisiva, che risponde con sottili allusioni alle email di un maturo intellettuale, muove una riflessione narrante febbrile e arrischiata sulla natura femminile, in costante tensione fra spirito romantico e ragione illuministica. Blondie incarna la bellezza e la grazia che il teatrino mediatico della contemporaneità ha smarrito da tempo, ripetendo quotidianamente una pornografica esibizione di vuoto. Il narratore, scrive un diario intimo e filosofico, che accoglie la bellezza di Blondie come un’urgenza morale. Solo a partire da qui, infatti, è possibile debellare i preconcetti che corrompono le antiche categorie di pensiero e ricondurre le relazioni umane in un ritrovato sistema di significazione.
Elefante, Fabrizio
Consulente e traduttore di circa venti opere di saggistica letteraria e filosofica; ha lavorato nelle redazioni culturali de "Il Sole 24Ore" e del "Messaggero"; ha svolto attività di ricerca in prestigiose università italiane e francesi.
Nel 2007 ha pubblicato La fiducia nella democrazia, tradotto in lingua inglese e vincitore nel 2008 del premio "Nuove Lettere" per la saggistica.
“Con Il cuore freddo di Blondie, Fabrizio Elefante ha scritto un'opera originale, colta, densissima. Si può leggere o studiare, a voi la scelta. Alla fine della lettura non potrete che domandarvi se sia davvero l'ossessione il motore del racconto. Oppure, molto semplicemente, l'amore.” Mirko Tondi, Sul romanzo.it (10/06/2013)
“Lacan, Wittgenstein, ma anche Weil, Kant, Jankélévitch, Barthes, Merleau-Ponty, Arendt: nomi incandescenti che ti possono scoppiare in mano da un momento all’altro. Delle due l’una: o Elefante è un incosciente o è un acrobata. No, Elefante è uno scrittore, dunque entrambe le cose. E tante altre: un illusionista, uno sciamano, un miniaturista, uno scienziato, un legislatore, un architetto. Lo scopo è «raccontare lo scarto millimetrico e abissale tra un corpo e una mente, facendo di questo scarto un punto di osservazione sulla realtà contemporanea».” Flavio Santi su Fabrizio Elefante (17/05/2013)
www.premioscrivereperamore.it
info@julietclub.com