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Richard Galliano Sextet “I remember Astor”

Richard Galliano  bandoneon
Bertrand Cervera  primo violino
Paul Rouger  violino
Jean Paul Minali Bella  viola
Eric Levionnois  violoncello
Sylvain Le Provost  contrabbasso

http://www.teatroristori.org/wp-content/uploads/2013/09/logo_VeronaJazzWinter2014_ComuneVR.jpg" rel="shadowbox[sbpost-4957];player=img;" style="margin: 0px; padding: 0px; border: 0px; outline: none; vertical-align: baseline; background-color: transparent; color: rgb(51, 51, 51); text-decoration: none;">http://www.teatroristori.org/wp-content/uploads/2013/09/logo_VeronaJazzWinter2014_ComuneVR.jpg" style="margin: 0px 0px 0px 15px; padding: 0px; border: 0px; outline: 0px; vertical-align: baseline; background-color: transparent; float: right; display: inline;" title="Verona Jazz Winter 2014 - Comune VR" width="191" />
Per aprire il Verona Jazz Winter Festival il Ristori ha invitato un musicista jazz come Richard Galliano, che ha trasformato la fisarmonica, chiedendogli di “parlarci” di un altro grande innovatore, Astor Piazzolla.Quando sembrava che la fisarmonica non avrebbe mai dovuto incontrare solisti di grande spicco e fosse uno strumento con cui sarebbe stato impossibile swingare, è apparso Richard Galliano a imporre la stessa dignità riservata a tromba e sassofono, che sono gli strumenti guida della musica jazz. Ed ecco il nuevo tango di uno dei grandi autori del Novecento, Astor Piazzolla, interpretato dall’amico Richard Galliano (nato da genitori italiani), suo erede, che con l’argentino ha lungamente collaborato. Nell’incontro tra i due (Parigi,1983) Astor, che era di origini pugliesi, l’ascolta e osserva: «Perbacco, suoni come un argentino. Anzi no, come un italiano».

Galliano incide in esclusiva per la Deutsche Grammophon; il suo cd bachiano ha registrato le migliori vendite del 2010.

http://richardgalliano.com/" style="margin: 0px; padding: 0px; border: 0px; outline: none; vertical-align: baseline; background-color: transparent; color: rgb(51, 51, 51); text-decoration: none;" target="_blank">www.richardgalliano.com

“I musicisti della vecchia guardia mi odiavano, perché glielo stavo portando via. Ma il vecchio tango, che loro amavano tanto, stava morendo. Eppure mi hanno minacciato, aspettato sotto casa e malmenato.


“Si direbbe che senza i crepuscoli e le notti di Buenos Aires non possa nascere un tango, e che in cielo ci attende, noi argentini, l’idea platonica del tango, la sua forma universale” (Jorge Luis Borges) Mi hanno persino puntato addosso una pistola, una volta. In Argentina il tango non si tocca. Puoi cambiare tutto: il presidente, i ministri, il vescovo, ma quello non si tocca” (Astor Piazzolla)

 

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