Incontro con Emilio Isgrò
Emilio Isgrò al Mart per un incontro a tutto tondo.
L’occasione nasce dalla recente uscita del volume a sua firma dal titolo “Come difendersi dall’arte e dalla pioggia”, a cura di Beatrice Benedetti (Milano 2013) e “L'Orestea di Gibellina e altri testi per il teatro”, a cura di Martina Treu (Firenze 2012).
Una conferenza per approfondire le mille anime dell’artista siciliano, noto per le sue celebri cancellature, ma anche per la sua passione per il teatro. Per Emilio Isgrò, infatti, teatro antico e arte contemporanea sono mondi meno lontani di quanto si potrebbe pensare e il suo lavoro lo dimostra con risultati originalissimi e con grande successo.
All’incontro, promosso dal Mart in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto e dal Seminario permanente “Mario Untersteiner”, introdotto dal Direttore del Mart Cristiana Collu, parteciperanno Beatrice Benedetti, curatrice del volume, Martina Treu, ricercatrice di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università IULM e curatrice del volume L'Orestea di Gibellina e altri testi per il teatro e Giorgio Ieranò professore di Storia del teatro greco all’Università di Trento e responsabile scientifico evento del Progetto “Il teatro antico nella cultura contemporanea” .
Il libro “Come difendersi dall’arte e dalla pioggia” contiene una serie di scritti inediti, saggi e dichiarazioni di poetica dell’artista siciliano apparsi in un lungo periodo su riviste specializzate e quotidiani, dal Corriere della Sera a Il Giorno, a Il Sole 24 Ore, cui si aggiungono una conversazione con Arturo Schwarz e un’intervista con Alberto Fiz, curatore della precedente raccolta di scritti dell’artista.
Al Mart sarà inoltre possibile vedere il lavoro di Isgrò: all’interno del percorso espositivo della mostra “La magnifica ossessione”, (aperta fino al 2 febbraio prossimo) è infatti presente l’istallazione dedicata al Futurismo dal titolo “Cancello il Manifesto del Futurismo”.
Emilio Isgrò è anche poeta e drammaturgo, autore di traduzioni e riscritture della tragedia greca. Tra queste, va ricordata la rielaborazione dell’Orestea di Eschilo (in un originale impasto linguistico di italiano, siciliano e altri idiomi) che nel giugno 1983 e per i due anni successivi fu messa in scena nell’evocativo scenario dei “Cretti” di Burri, in occasione del festival internazionale di teatro e cultura Orestiadi, che si svolge a Gibellina.