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UNREALCITY + IL RUMORE BIANCO

Serata a tutto prog al Club Il Giardino dove si esibiranno due interessanti band emergenti del prog italiano i parmensi Unreal City e i veronesi Il Rumore Bianco. Entrambi presenteranno il loro ultimo lavoro.

UNREAL CITY

Gli Unreal City sono un gruppo di giovani musicisti e compositori accomunati dalla passione per il progressive rock, immaginifico genere musicale che, negli anni 70, aprì la definitiva breccia nel muro che da sempre separava la musica colta dalla musica popolare. La preparazione tecnica del gruppo, mai fine a sè stessa, è innanzitutto finalizzata a amplificare la dinamica emotiva e artistica delle molte tessiture musicali che fondano la struttura delle loro composizioni: Temi cupi, lugubri e gotici si alternano a esplosioni di frizzante vivacità ed eteree melodie sognanti. Le tematiche dei testi, ermetici e allegorici, sono ricche di citazioni filosofiche e letterarie al fine di proseguire in quel sentiero di nobilitazione del rock tanto ricercato dai grandi esponenti del progressive negli anni 70.

Il gruppo nasce a Parma nel 2008 dalle ceneri dei The Syllogism, gruppo attivo dal 2007 nell'ambiente rock milanese. I due fondatori, Emanuele Tarasconi (tastiere, theremin e voce) e Francesca Zanetta (chitarra), si ritrovano nella sala prove del tastierista per ricostruire da zero un progetto complesso e impegnativo: riportare determinate sonorità, tipiche dell'art rock progressivo, sinfonico e psichedelico anni 70, all'interno di una scena musicale moderna, senza contraffare ma anzi esaltando gli aspetti più vintage e caratteristici di quel modo di suonare. Il gruppo, il cui nome deriva dalla comune passione dei due fondatori per l'opera "The Waste Land" di T.S.Eliot, nasce come un anomalo Power Trio con il batterista Carlo Rainone. In questa formazione la band comincia ad attuare la propria attività live e a costruire il primo repertorio, del quale rimangono molte tracce tutt'oggi.

Nel 2011 entrano a far parte del gruppo il bassista Francesco Orefice e il batterista Antonio Schingo. Le nuove entrate provocano una vera svolta all'interno del gruppo, che rinnova il repertorio e riarrangia i vecchi brani. Con la nuova formazione il complesso raggiunge un assetto stabile e forte. A controprova di ciò l'attività live si intensifica e, da originale cover band, il gruppo comincia a scrivere i primi brani originali. Ad oggi gli Unreal City propongono un repertorio vario ed eterogeneo di brani originali e cover, canzoni che sublimano la ruvidezza del rock con la maestosità di arrangiamenti complessi e articolati in una commistione continua di generi: dalla musica classica al rock, spaziando fra improvvisazioni jazz e richiami blues. Fra le ultime opere del gruppo, la crepuscolare ballata prog Dell'Innocenza Perduta, la minisuite Catabasi (Descensio Ad Inferos) e la lunga e articolata minisuite Dove La Luce E' Più Intensa, contenute nel primo EP del complesso.

Nell'estate 2012 in seguito ad un necessario cambio di line up, entra a far parte del gruppo come batterista Federico Bedostri. Forti della ventata di freschezza e originalità artistica portata dal nuovo musicista, il gruppo comincia a lavorare ad e Ecate (Walpurgisnacht), sulla caccia alle streghe nell'Inghilterra del XV secolo, ad Atlantis e a Horror Vacui, incentrata sulla psicologia degli assassini seriali.

Nell'Aprile 2013 il gruppo pubblica il disco "La Crudeltà Di Aprile" per Mirror/BTF con la direzione artistica di Fabio Zuffanti. Nel disco i tesi dei brani sono stati completamente riscritti in lingua italiana.
Nell'Agosto 2013 entra a far parte del gruppo il bassista Dario Pessina

IL RUMORE BIANCO

Il Rumore Bianco è un progetto che nasce nell'estate del 2012 e si concretizza sul finire dello stesso anno per volontà di Thomas (tastiere e voce), Michele (chitarra, sax) e Alessandro (basso), i quali, già insieme nel precedente progetto, decidono di voltare pagina alla ricerca di sonorità più complesse ed elaborate. Per fare questo reclutano Federico (chitarra), Eddy (voce) ed Umberto (batteria). I riferimenti sono precisi e si radicano in quello che fu il panorama del rock progressivo degli anni 70, ma grazie alla duttilità della band si comincia a dare più spazio a jazz, elettronica, ambient e sperimentazione sonora.

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