MAMA E20 "IN MEMORIA"
SABATO 25 GENNAIO ore 19.30
“IN MENORIA”
danza, lettura, video, installazione
in occasione della Giornata della Memoria (27/12/2014)
“NON SIAMO ALTRO CHE BOTTI VUOTE
IN CUI SI SCIACQUA LA STORIA DEL MONDO”
dall'opera di Etty Hillesum
con
giulia adami
chiara andriolo
sara dal corso
sara capra
camilla ferrarese
francesca tessari
chiara tinazzi
valentina valerio
maria giuliana gardoni voce recitante e coreografie
E20 CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
INFO E PRENOTAZIONI
3479103399
mama.danzateatro@libero.it
INGRESSO SOCI ARCI
(la tessera si può fare con la prenotazione a €10)
E20 + BUFFET CONTRIBUTO €10
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Nata nel 1914 in Olanda da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, Etty Hillesum muore ad Auschwitz nel novembre del 1943.
Si laurea in giurisprudenza e si iscrive quindi alla facoltà di lingue slave; quando intraprende lo studio della psicologia, divampa la seconda guerra mondiale e con essa la persecuzione del popolo ebraico. Durante gli ultimi due anni della sua vita, scrive un diario che abbraccia tutto il 1941 e il 1942, anni di guerra e di oppressione per l’Olanda, ma per Etty un periodo di crescita e, paradossalmente, di liberazione individuale. Sotto l’aspetto vivace e spontaneo, Etty è profondamente infelice: in preda a sfibranti malesseri fisici, scopre a poco a poco che questi sono in relazione con tensioni di ordine spirituale che darà anche ai suoi scritti: “Quella parte di me, la più profonda e la più ricca in cui riposo, è ciò che io chiamo Dio”. Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, avrebbe la possibilità di aver salva la vita, invece sceglie di non sottrarsi al destino del suo popolo e nella prima grande retata ad Amsterdam si avvia al campo di sterminio con gli altri ebrei prigionieri: è infatti convinta che l’unico modo per render giustizia alla vita sia quello di non abbandonare delle persone in pericolo e di usare la propria forza interiore per portare luce nella vita altrui; chiede ad un’amica di nascondere i suoi quaderni e di farli avere ad uno scrittore di sua conoscenza, a guerra finita.
I manoscritti, così difficili da decifrare a causa della grafia, passano così per anni da un editore all’altro, senza che nessuno ne intuisca l’importanza, fino a che nel 1981 giungono nelle mani dell’editore De Haan che, pubblicandoli, finalmente riporta alla luce la storia di Etty Hillesum, permettendo così ai lettori di tutto il mondo di conoscere la ricchezza di un’esperienza interiore che, anche di fronte alla sofferenza estrema, sa lodare la vita e viverla con pienezza di senso.