ZILOG BOOKING FESTIVAL con MORKOBOT, THE GREAT SAUNITES, SNEERS
Sabato 12 aprile 2014
Villa Zamboni | Valeggio s/M (Vr)
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ZILOG BOOKING FESTIVAL
in collaborazione con Zilog Booking
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● MORKOBOT
space doom / getal | Supernatural Cat
● THE GREAT SAUNITES
kraut / psichedelia | Il Verso del Cinghiale
● SNEERS
avant rock | Brigadisco rec
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BIO
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MORKOBOT
Formazione del tutto atipica quella dei Morkobot, composta da due bassi e batteria, che richiama per alcuni aspetti i canoni sonori degli Appaloosa miscelati al genio targato Zu e il caos dei Liars. E se non fosse sufficente, potreste trovare anche le furie d’ attacco dei Melvins. Ma in ogni caso parliamo di un progetto originale, un caso veramente singolare nel ventaglio sperimentale odierno.
Se vi piacciono le mazzate nude e crude, i risucchi giocattolosi, gli spietati assalti all’arma bianca che inchiodano al muro e lasciano storditi, in preda ad un’incontenibile giga post-metal, avrete tutto ciò e molto di più, come da tempo la fabbrica insegna.
THE GREAT SAUNITES
The Great Saunites sono un duo proveniente da Lodi e composto da Atros (basso, chitarra, tastiere) e Leonard Kandur Layola (batteria, elettronica). La band si forma nel 2008 e intraprende un percorso stilistico basato sull’uso ossessivo del ritmo e la circolarità ipnotica del riff. Le atmosfere spaziano dalla psichedelia kraut tedesca degli anni 70, all’hard/space rock di scuola Hawkwind e Black Sabbath.
SNEERS
Italiani trapiantati in quel di Berlino e ora ritornati alla base, Maria Greta Pizza (voce, chitarra) e Leonardo Oreste Stefenelli (batteria) inscenano una sorta di seduta psichiatrica in divenire, prendendo in prestito l’aura esoterico-messianica della congrega del reverendo Murphy e le dissonanze ferine e struggenti dalla gioventù sonica più disturbata e collusa con l’ala intransigente della NY che fu (vedi alla voce Bad Moon Rising). È proprio in quella sospensione della credibilità, quella che faceva venire i brividi ascoltando le urla belluine di Lydia Lunch mentre si inscenava il ricordo della follia in Death Valley ’69, che si accende quando parte l’ascolto del disco.
Gli Sneers hanno però dalla loro una idea forte e una capacità non comune nel materializzare quelle tensioni e far scattare la complicità dell’ascoltatore, da subito catapultato in un mondo a parte e “costretto” a guardarsi dentro. Alla ricerca di una anima torturata speranzosa di innalzarsi.
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INFO
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● Apertura Villa Zamboni ore 22.00 | Inizio concerti ore 22.30
● Contributo serata 5€ con tessera Humus 2014.
● Info: zilogbooking@gmail.com
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www.associazionehumus.it