CINEMA SOTTO LE STELLE 2013
Al sesto anno di vita la rassegna di proiezioni all'aperto Cinema sotto le stelle promossa dalla 1° Circoscrizione - Centro Storico in collaborazione con il Verona Film Festival, la Direzione Musei e Monumenti e con il contributo del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, trasloca dal cortile di San Bernardino a quello del Museo di Castelvecchio: uno spazio d'eccezione, concesso dalla direzione del Museo di Castelvecchio, che organizzerà anche visite guidate gratuite in alcune serate di spettacolo. F come Falso è il titolo della rassegna, che prende vita in un luogo d'arte e d'arte ci parla, o meglio: dei diversi metodi, spesso illeciti, per arricchirsi manipolandola. Sei lungometraggi più un corto, realizzati tra il 1958 ed il 2013, all'insegna della leggerezza, per divertirsi ammirando l'arte sottile dell'inganno. Giovedì 18 Luglio LA MIGLIORE OFFERTA (Italia, 2013, 124’) Regia e sceneggiatura: Giuseppe Tornatore, interpreti: Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Donald Sutherland, Sylvia Hoeks. Il cinema di Giuseppe Tornatore riflette sempre sul cinema stesso. È saggio e narrazione insieme. Anche con La migliore offerta il regista di La sconosciuta (due film che hanno come sfondo comune Trieste e una donna misteriosa e ferita) ci mette in guardia sulla manipolazione: degli affetti, dei sentimenti, dell’apparire e dell’essere, degli sguardi e di come una storia può farsi notare a suo piacimento. Dentro ai film di Tornatore c’è tutto il cinema del mondo, tutti i generi, tutto quanto assorbito dai suoi occhi di famelico appassionato di un’arte capace quasi sempre di incantare. Venerdì 19 Luglio L'UOMO NERO (Italia, 2009, 116’) Regia: Sergio Rubini, sceneggiatura: Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi, Domenico Starnone, fotografia: Fabio Cianchetti, musica: Nicola Piovani, interpreti: Sergio Rubini, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Gifuni. «I treni, la pittura, la famiglia, la Puglia. Sergio Rubini ha messo in L’uomo nero, suo decimo film da regista, tutte le proprie ossessioni. Le ha frullate in un mix falsamente autobiografico e ha tirato fuori dal cilindro un film personale, sentito, bellissimo. Uno struggente omaggio al padre, capostazione e pittore dilettante, che quando si è rivisto sullo schermo – interpretato dal figlio, da Sergio medesimo – ha chiesto “e quello sarei io?”. Sabato 20 Luglio GAMBIT (Usa, 2012, 89’) Regia: Michael Hoffman, sceneggiatura: Joel e Ethan Coen, fotografia: Florian Ballhaus, musica: Rolfe Kent, interpreti: Colin Firth, Cameron Diaz, Alan Rickman, Stanley Tucci. «Harry Deane (Colin Firth), curatore di mostre d’arte, pianifica una truffa ai danni dell’avido collezionista Lionel Shabandar (Alan Rickman), uno degli uomini più ricchi d’Inghilterra. Harry convince Shabandar che un falso Monet è vero e cerca di farglielo acquistare. Nell’impresa viene aiutato da una regina del rodeo texana (Cameron Diaz), che si finge la nipote dell’uomo in possesso del raro dipinto originale.